Il Progetto Stampa

Il progetto “Realizzazione di un sistema integrato per la gestione delle emergenze ambientali da inquinamento marino da idrocarburi nello Stretto Internazionale delle Bocche di Bonifacio” denominato "SOS Bocche di Bonifacio", sviluppato dall' Unità Operativa di supporto di Oristano dell'IAMC-CNR (Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche) è stato accolto favorevolmente dalla Direzione Generale Protezione della Natura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e e del Mare per il contenuto di grande interesse e per le finalità operative di intervento antinquinamento e di tutela dell'ambiente marino.

Il progetto nasce dall’esigenza di tutelare una tra le zone più belle del Mediterraneo con caratteristiche naturali di assoluta rilevanza ed unicità che viene attraversata ogni anno da migliaia di navi, in particolare da petroliere, chimichiere e gasiere, molte delle quali ormai vetuste e prive del doppio scafo.

SOS Bocche di Bonifacio rappresenta un sistema di monitoraggio e di previsione della circolazione marina in ambiente costiero mediante un approccio numerico che permette di ottenere simulazioni in “tempo reale” capaci di prevedere il destino degli idrocarburi in mare e previsioni sulla loro diffusione spazio/temporale fino ad un massimo di 72 ore.

Questa metodologia offre sia la possibilità di individuare l'area di impatto e il tempo impiegato dall’inquinante a raggiungere la costa che di risalire alla fonte che ha generato l'inquinamento.

L'inquinamento del mare e delle coste da idrocarburi non è legato solo al rischio di incidenti di grande portata che potrebbero vedere coinvolte le petroliere che giornalmente attraversano questo stretto, ma è determinato anche da quello che viene definito "inquinamento operazionale" delle navi.
Purtroppo le navi tendono a scaricare volontariamente e illecitamente le proprie "acque sporche" (di lavaggio delle cisterne, sentina e di zavorra) che portano alla formazione di piccole maree nere che inevitabilmente si spiaggiano lungo le coste, come accaduto il 27 agosto 2008 nelle acque dell'Arcipelago di La Maddalena.

 Marea nera del 27 agosto 2008 nelle acque dell'Arcipelago di La Maddalena

Una macchia oleosa di 500 metri di lunghezza e 40 metri di larghezza era stata individuata dalla Guardia Costiera di la Maddalena tra le isole di Spargi, Budelli e La Maddalena e la sua formazione è stata imputata ad un rilascio, probabilmente di acque di sentina sporca, effettuato da una imbarcazione in transito lungo le Bocche di Bonifacio.

La presenza di questa grande macchia, che man mano si separava generandone altre di dimensioni minori, ha determinato la "dichiarazione di emergenza" e, per il suo contenimento e recupero, ha reso necessario l’intervento dei mezzi, oltre che della Capitaneria di Porto di La Maddalena e del battello disinquinante ECO PELICAN 2000, dislocato a La Maddalena e facente parte della flotta antinquinamento del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, della Protezione Civile e dell’Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.

Nonostante l'intervento di contenimento e recupero a mare, lungo la spiaggia "Lo Strangolato", situata a nord dell'Isola di La Maddalena, si è verificato lo spiaggiamento di una piccola chiazza di sostanza inquinante che ha reso necessario interventi di bonifica costiera.

pelican eco lamd

Battello disinquinante ECO PELICAN 2000 105 della Società Castalia-Ecolmar.Fonte: www.minambiente.it


Le attività previste nel progetto "SOS Bocche di Bonifacio" consentono di avere una stima dell'evoluzione, sia nello spazio che nel tempo, di un eventuale oil spill nell'area di studio fino ad un massimo di 72 ore, dando la possibilità di conoscere con notevole anticipo sia gli spostamenti che l'evoluzione chimico-fisica della macchia di petrolio.

In questo modo le autorità preposte possono approntare in anticipo ed in modo efficace tutte le necessarie misure ottimali da impiegare durante l'emergenza sia di contenimento e recupero dell’idrocarburo che la contemporanea attività di monitoraggio della situazione in atto, agevolando in questo modo le attività previste nel "Piano operativo di pronto intervento locale contro gli inquinamenti marini da idrocarburi e altre sostanze nocive" della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di la Maddalena.

Detto piano viene attivato in base all' art.11-Legge 979/82-Disposizioni per la difesa del mare in caso di inquinamento o di imminente pericolo di inquinamento delle acque del mare causato da immissioni, anche accidentali, di idrocarburi o di altre sostanze nocive, provenienti da qualsiasi fonte o suscettibili di arrecare danni all’ambiente marino, al litorale e agli interessi connessi, qualunque siano le fonti di inquinamento, tale da determinare una emergenza.

"SOS Bocche di Bonifacio" permetterà di risalire alla fonte inquinante anche quando l'evento si è verificato da tempo; in questo sarà possibile individuare tempestivamente le imbarcazioni che illecitamente scaricano le proprie acque sporche a mare, eliminando in questo modo tutti i lunghi passaggi temporali che spesso danno la possibilità agli inquinatori di eludere la sorveglianza della Guardia Costiera, come accaduto durante l'inquinamento avvenuto il 27 agosto 2008




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