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Disastro ambientale evitato nell'Arcipelago di La Maddalena PDF Stampa E-mail
Martedì 23 Febbraio 2010 11:37
Sabato 20 febbraio 2010 ore 19.30

La Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di La Maddalena ha tempestivamente evitato l'urto della nave da carico Rhodanus contro la costa rocciosa dell'isola di Razzoli, una delle tante isole appartenenti all'Arcipelago di La Maddalena.
La nave da carico Rhodanus, numero IMO 9173173, battente bandiera olandese, 2.056 tonnelllate di stazza lorda, 89 m di lunghezza e 12 di larghezza, navigava con a bordo svariate tonnellate di frumento, era partita da Arles (Francia) e navigava lungo le Bocche di Bonifacio alla velocità di circa 10 nodi con mare forza 8, onde alte fino a 4 metri e 42 nodi di vento.
Gli operatori del sistema di controllo nazionale del traffico marittimo VTS Bonifacio Traffic di Guardiavecchia, mediante il loro radar di controllo, si sono accorti immediatamente che la nave stava uscendo dai confini del corridoio di transito, lungo il quale le navi di stazza lorda uguale o superiore alle 300 tonnellate devono transitare, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Per più di 15 minuti hanno tentato di contattare via radio la nave senza ricevere alcuna risposta fino a quando a bordo della nave, sotto indicazione degli operatori del VTS, hanno tentato un'azione in extremis a soli 500 m dall'isola di Razzoli, invertendo la rotta di oltre 180 gradi per poter superare i bassi fondali esistenti nella zona ed evitare lo schianto inevitabile contro la costa rocciosa in direzione del faro dell'isola di Razzoli.
La nave è poi rientrata nel canale di transito e ha proseguito la sua rotta verso Torre Annunziata, in Campania.
La spiegazione data dal comandante della nave circa il loro "silenzio" nel momento di allarme è stata che la nave proseguiva con il pilota automatico inserito poichè l'ufficiale al timone era stato colpito da un colpo di sonno.
Il naufragio della nave da carico e il probabile sversamento del carico di frumento e del bunker avrebbero causato un enorme danno ambientale oltre che pesanti conseguenze per l'equipaggio della nave, sopratutto perchè le condizioni meteo non avrebbero permesso un tempestivo intervento sia di soccorso sia di antinquinamento.
E' attualmente in corso l'inchiesta da parte della Capitaneria di Porto -Guardia Costiera.
Questo evento ricorda l'incidente avvenuto nel 1996 quando la nave mercantile battente bandiera panamense Fénès, di dimensioni simili alla nave Rhodanus, si è incagliata sulla secca di Lavezzi provocando la fuoriuscita di 2.500 tonnellate di grano che trasportava su un carico totale di 2.650, provocando un serio danno ecologico.
A breve sarà disponibile una simulazione numerica di oil spill e dell'evoluzione in condizioni reali.

Link

Mappa indicativa della posizione della nave nel momento della inversione della rotta avvenuta a circa 500 m dalla costa rocciosa dell'isola di Razzoli.


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Ultimo aggiornamento Martedì 23 Febbraio 2010 21:56