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La mappa di temperatura superficiale del mare è prodotta dal Gruppo di Oceanografia Operativa di Oristano sulla base dei dati forniti dal Gruppo di Oceanografia da Satellite dell’Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC/CNR, unità operativa di Roma).
Per ulteriori informazioni http://gos.ifa.rm.cnr.it/

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Il 6 settembre 2010, alle ore 11.30 ora locale, e’ iniziato l’8° esperimento con boe lagrangiane/derivanti. Il drifter n. 94658 è stato lanciato nel tratto di mare tra le isole di La Maddalena, Spargi, Budelli, Santa Maria (figura 1) su di un fondale di circa 40 metri. Circa 6 minuti dopo anche il drifter n. 94656 e’ stato lanciato sempre nella stessa area in modo da verificare il loro comportamento reciproco rispetto sia al vento che a correnti locali.

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Figura 1. L'esperimento MAGNO092010 per la boa n. 94658 indicato con il suo inizio (giallo) e la sua fine (rosso).

Dopo circa 12 ore la boa n. 94658 ha terminato la sua corsa a est dell’isola di La Maddalena mentre, ad oggi (13/09/2010), l’altra boa continua il suo viaggio verso est al centro del mare Tirreno la cui posizione viene continuamente monitorata via satellite (vedi figura 2).

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Figura 2. L'esperimento MAGNO092010 per la boa n. 94656 indicato con il suo inizio (giallo) e la sua posizione al centro del Tirreno di oggi, 13 settembre 2010.


Il 19 marzo 2010, alle ore 08.20 ora locale, il drifter n.94656 è stato lanciato nel tratto di mare a sud di Punta Rossa al termine del Canale di Bucinara (fig. 1) su di un fondale di circa 50 metri.

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Figura 1. L'esperimento Bucinara indicato con il suo inizio (giallo) e la sua fine (rosso).

Dopo circa 7 ore la boa e’ stata recuperata in prossimita’ dell’isola di Caprera verso le cui scogliere si stava dirigendo. Tale esperimento, seppur di breve durata, ha permesso di validare il modello numerico di previsione della circolazione nell'Arcipelago di La Maddalena (figura 2).

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Figura 2. Un'immagine della previsione della circolazione nella zona dell'esperimento il 19 marzo.

L'attivita' e' svolta nell'ambito della campagna oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche denominata Bonifacio2010-Cor, terminata il 22 marzo a Olbia.

 

Il 18 marzo 2010, alle ore 08.30 ora locale, il drifter n.94656 è stato lanciato nel tratto di mare tra Palau e La Maddalena all’interno del Canale di Bucinara (fig. 1) su di un fondale di circa 30 metri.

 

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Figura 1. L'esperimento Bucinara indicato con il suo inizio (giallo) e la sua fine (rosso).

Dopo circa 8.30 ore l'esperimento e' stato concluso in seguito a recupero della boa da parte di un pescatore in attivita' nel Canale di Bucinara.
L'attivita' e' svolta nell'ambito della campagna oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche denominata Bonifacio2010-Cor, terminata il 22 marzo a Olbia.

 

Nei giorni 15 -22 marzo 2010 l'IAMC CNR di Oristano e l'ISMAR CNR di La Spezia hanno effettuato acquisizione di dati di corrente e dei principali parametri fisici marini dalla superficie al fondo utilizzando la nave Mariagrazia del CNR e nell’ambito della campagna oceanografica "BONIFACIO2010-COR".
La nave Mariagrazia e' dotata di un profilatore acustico (ADCP, Acoustic Doppler Current Profiler, RDI Workhorse 300 KHz), per la misura in continuo delle correnti negli strati superficiali e intermedi della colonna d’acqua. Come durante la campagna precedente SICILY09 questo strumento stima le componenti orizzontali e verticali della velocita’ nella colonna d'acqua in funzione della profondita' basandosi sul principio fisico dell'effetto Doppler. La misura è stata eseguita con una risoluzione verticale di 4 m, che ha permesso di raggiungere profondità intorno ai 50 m; le onde acustiche emesse dalle quattro sorgenti dello strumento vengono riflesse da particelle e zooplancton in sospensione a diverse profondita'.

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Figura 1. Le Stazioni CTD effettuate durante la campagna BONIFACIO2010-COR.


Durante la stessa campagna sono state effettuate 15 stazioni di misura (in figura 1 le stazioni effettuate) dei principali parametri oceanografici fisici nelle Bocche di Bonfacio con sonda multiparametrica o CTD, ripetendo in parte le stazioni gia’ effettuate a novembre 2009 durante la campagna SICILY09. Questi dati sono stati utilizzati per caratterizzare le acque in passaggio attraverso le Bocche e per una verifica del modello idrologico costiero. In tutte le 15 stazioni idrologiche, pressione, salinita', temperatura potenziale e concentrazione dell'ossigeno disciolto sono stati infatti misurati con un sistema CTD a rosetta costituito da un CTD SBE 911 plus, una rosetta General Oceanics con 12 bottiglie Niskin da 10 l ciascuna.

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Figura 2. Il punto di inizio (giallo) e fine esperimento (rosso) con il drifter il 19 marzo.

Infine sono stati effettuati il 18 e 19 marzo due esperimenti con drifter 94656, denominati Bucinara e PuntaRossa, nel canale di Bucinara per la verifica delle correnti superficiali. In figura 2 il percorso effettuato dal drifter durante l'esperimento "PuntaRossa".

 

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Fig. 1

Nei giorni 31 ottobre - 01 novembre 2009 l'IAMC CNR di Oristano e l'ISMAR CNR di La Spezia hanno effettuato acquisizione di dati di corrente e dei principali parametri fisici marini dalla superficie al fondo utilizzando la N/O Urania del CNR e nell’ambito della campagna oceanografica "SICILY09".
In figura 1 e' presente la mappa del tracciato effettuato con la nave per acquisire i dati correntometrici. La direzione della nave lungo il percorso era da sud Corsica verso ovest attraverso le Bocche e proseguendo attraverso il canale di Bucinara.

>La N/O Urania e' dotata di due profilatori acustici (ADCP, Acoustic Doppler Current Profiler, RDI Workhorse 300 KHz e RDI Ocean Surveyer 75 KHz), per la misura in continuo delle correnti negli strati superficiali e intermedi della colonna d’acqua. Questi strumenti stimano le componenti orizzontali e verticali della velocità nella colonna d'acqua in funzione della profondita' basandosi sul principio fisico dell'effetto Doppler. Nell'ambito del progetto sono stati utilizzati i dati acquisiti con l'ADCP a 300 KHz, che raggiungono le profondità di interesse nella zona di studio. La misura è stata eseguita con una risoluzione verticale di 4 m, che ha permesso di raggiungere profondità intorno ai 50 m; le onde acustiche emesse dalle quattro sorgenti dello strumento vengono riflesse da particelle e zooplancton in sospensione a diverse profondita'.

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Tabella 1

Durante la stessa campagna sono state effettuate 8 stazioni di misura (in figura 2 le stazioni effettuate) dei principali parametri oceanografici fisici nelle Bocche di Bonfacio con sonda multiparametrica o CTD. Questi dati sono sono stati utilizzati per caratterizzare le acque in passaggio attraverso le Bocche e per una verifica del modello idrologico costiero. In tutte le 8 stazioni idrologiche, pressione, salinita', temperatura potenziale e concentrazione dell'ossigeno disciolto sono stati infatti misurati con un sistema CTD a rosetta costituito da un CTD SBE 911 plus, una rosetta General Oceanics con 24 bottiglie Niskin da 12 l ciascuna.


Fig. 2

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Il giorno 26 agosto l'IAMC CNR di Oristano e l'ISMAR CNR di La Spezia, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di La Maddalena, hanno effettuato il primo esperimento in Italia di acquisizione di dati di corrente dalla superficie al fondo utilizzando la motovedetta CP570 dellla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di La Maddalena.

 


Fig. 1

Dopo il montaggio del palo con alla sua estremita' inferiore il correntometro acustico o ADCP (di colore blu in acqua in Figura 1) e della strumentazione per l'acquisizione dei dati all'interno della motovedetta (in Figura 2), l'esperimento e' potuto iniziare.

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Fig. 2

Si sono acquisiti dati per circa 4 ore lungo transetti trasversali al Canale di Bucinara dalla sua estremita' orientale all'altezza di Bonifacio. I dati acquisiti saranno processati per verificare il corretto funzionamento di tutta l'attrezzatura ed effettuare ulteriori esperimenti in tutto l'arcipelago.

 

Il 22 agosto 2009, alle ore 10.55 ora locale, il drifter n.94657 è stato lanciato nel tratto di mare tra Palau e La Maddalena all’interno del Canale di Bucinara (fig. 1a_1b).

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Fig. 1a

Fig. 1b

 

Dopo circa 4 ore la boa è stata recuperata sulla direttrice di Capo d’Orso, sempre nel Canale di Bucinara, a circa 100 m dalla costa dopo essere stata costantemente seguita al fine di evitare collisioni con natanti, visto l’intenso traffico marittimo presente in zona (tracciato fig.2).

L’obiettivo dell’esperimento era quello di verificare le correnti all’interno del Canale di Bucinara in condizioni di vento forte di maestrale, per calcolarnela velocità.

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Fig. 2

A seguire la tabella (tab.1) con i dati dell'esperimento concluso.

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Tab. 1

 

Il 30 giugno 2009, alle ore 10.25, il drifter n.94657 è stato lanciato nel tratto di mare tra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio (vedi figura 1).
Fig. 1
Dopo circa 36 ore la boa e' stata recuperata nei pressi di Santa Teresa di Gallura in quanto stava pericolosamente procedendo verso una scogliera (in figura 2 il percorso effettuato dalla boa nelle 36 ore di acquisizione).
Fig. 2
A seguire la tabella (tabella 1) con i dati dell'esperimento concluso.

 

Il 1 giugno 2009, alle ore 14.15, il drifter n.94658 (nominato Rimedia) è stato lanciato nel tratto di mare tra le isole di Lavezzi e di Budelli (ingresso est delle Bocche; vedi figura 1), ed è stata monitorato monitorata per 4 giorni fino al suo recupero (vedi tabella 1).
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Fig.1
L'area interessata dall'esperimento è quella con il punto di lancio del drifter e quello di recupero presso l'Isola di Budelli (Arcipelago di La Maddalena)
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Tab.1

Analisi dati
Durante l'esperimento il vento è variato da scirocco nella prima parte a tramontana nella seconda, il che ha determinato una repentina discesa del drifter dall'ingresso orientale delle Bocche, dove si trovava ad inizio esperimento, verso sud, cioe verso l'ingresso dell'Arcipelago di La Maddalena.

Fig. 2

La posizione del lancio, indicato in figura da una stella di colore nero, è stata scelta in seguito alla volontà di verificare il movimento del drifter e, conseguentemente, della corrente superficiale all'imboccatura orientale delle Bocche di Bonifacio.
La figura mostra il percorso della boa grazie ai dati GPS. Come nei precedenti esperimenti, i diversi colori mostrano i valori corrispondenti di temperatura superficiale misurati dal termistore sulla boa. I punti di colore diverso dalle tonalità del giallo o del rosso sono spike, cioè malfunzionamenti temporanei del sensore, che non è stato attualmente possibile eliminare.

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Fig. 3
Le velocità della boa calcolate durante l'esperimento (fig. 3) mostrano valori principalmente compresi tra 0-10 cm/s. I valori superiori ai 40 cm/s sono probabilmente dovuti agli spike ancora presenti nei dati.
Si ringrazia il Dott. Riccardo Gerin dell'OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) di Trieste per il supporto nel processamento dei dati del drifter.

Il giorno 24 maggio 2009 alle ore 14.15 il drifter n.94658 (chiamato "Rimedia") è stato lanciato poco a sud della secca denominata "Vercelli", al centro del Tirreno centrale (settore ovest; vedi figura 1), ed è stata monitorata per una settimana fino al suo recupero (vedi tabella 1).

 

Fig. 1

 

Analisi dati

Durante l'esperimento il tempo è stato molto variabile, da mare calmo con poco vento nella prima parte (A; in figura 2) a mare mosso e vento di tramontana-grecale alla fine (C) con molto mosso e vento di maestrale a metà esperimento (B).

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Fig. 2

La posizione del lancio, indicato in figura da una stella di colore nero (e dalla scritta "start"), è stata scelta in seguito ad un'analisi di dati pregressi di drifter passati nell'area ed in modo da non essere troppo distante dal monte Vercelli, presente ai limiti della parte sinistra in basso della figura. I punti di colore diverso dalle tonalità del giallo o del rosso sono spike, cioè malfunzionamenti temporanei del sensore, che non è stato attualmente possibile eliminare.
In figura 3 viene mostrato il percorso della boa grazie ai dati GPS. I diversi colori mostrano i valori corrispondenti di temperatura superficiale misurati dal termistore sulla boa.
La temperatura nei tre periodi passando da un riscaldamento dovuto alla poca circolazione d'aria dei primi giorni per passare ad un veloce raffreddamento a metà esperimento a causa dei venti dai quadranti settentrionali.

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Fig. 3
Anche il percorso effettuato dalla boa è influenzato dal vento che condiziona la corrente superficiale, pur interessata dalla circolazione generale.
Il monte sommerso Vercelli è infatti allo "spartiacque" fra due vortici a mesoscala che interessano l'area del Tirreno centrale con caratteristiche (principalmente dimensioni) diverse a seconda delle stagioni.
Nell'ambito della circolazione generale, il suo percorso iniziale e finale (A e C) è contraddistinto da calma di vento (A) e poco vento (B) con conseguente spostamento inerziale della boa secondo "riccioli" con periodo di circa 17-18 ore dovuti principalmente alla forza di Coriolis. Durante la fase (B) del percorso, interessato da forti venti da settentrione, i riccioli spariscono e il movimento risulta più rettilineo.
Le velocità della boa calcolate durante l'esperimento mostrano valori principalmente compresi tra 0-20 cm/s. I valori oltre i 60 cm/s sono probabilmente dovuti agli spike ancora presenti nei dati.
Si ringrazia il Dott. Riccardo Gerin dell'OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) di Trieste per il supporto nel processamento dei dati del drifter.

Il 22 aprile 2009 è iniziato il primo esperimento con il drifter n.85748 del GNOO-INGV ed è terminato il 30 maggio 2009.
La boa è stata lanciata alle 09.09 UTC del 22 maggio nel braccio di mare tra l'Isola di Spargi, Budelli e La Maddalena.
Inizialmente la boa ha pressochè stazionato all'interno delle acque dell'Arcipelago di La Maddalena, tra le isole di Budelli, Spargi e La Maddalena, per poi allontanarsi verso ovest, al largo della costa sud-occidentale della Corsica, successivamente è rientrata nello Stretto delle Bocche di Bonifacio per poi scendere verso Porto Torres.
Si ringrazia il Dott. Riccardo Gerin dell'OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) di Trieste per il supporto nel processamento dei dati del drifter.



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