La sezione della Spezia dell'Istituto Scienze Marine (ISMAR) del CNR ha una lunga esperienza negli studi marini, sia costieri che in mare aperto, con un approccio di tipo essenzialmente sperimentale.

L’Istituto ha acquisito nei vari anni una notevole competenza sia nella gestione di strumentazione e sensoristica oceanografica tecnologicamente avanzata, sia nello sviluppo di metodologie per un uso integrato di dati sperimentali e modelli.

La principale attività è lo studio della circolazione marina e dei processi fisici che la determinano.

Nell’area di maggiore interesse, il Mediterraneo, ISMAR-SP si è occupato della circolazione a scala regionale ed in particolare degli scambi fra i vari sottobacini, nell’ottica di comprendere le varie scale di variabilità, dal ciclo stagionale ai trend climatici. Gli studi climatici, in particolare, sono sostenuti dalla raccolta di lunghe serie temporali di dati oceanografici (correnti, parametri idrologici) in punti critici dei bacini. In particolare, il CNR-ISMAR mantiene attivo un sistema di misure fisiche in continuo nel canale di Corsica dal 1986 e nel canale di Sicilia dal 1993, fornendo serie uniche in tutto il Mediterraneo, punti di riferimento a livello internazionale. Con queste competenze, l’ISMAR ha partecipato, spesso con compiti di responsabilità, a numerosi progetti finanziati da Agenzie nazionali (CNR, MIUR, PNRA, ASI) ed internazionali (UE, ESA, ONR) che hanno permesso un riconoscimento dell’Istituto stesso come punto di riferimento per gli studi nel settore dell’oceanografia fisica.

Nell'ambito del progetto SOS-Bocche di Bonifacio, l'ISMAR contribuisce all'acquisizione dei dati per la misurazione del campo di trasporto della circolazione superficiale attraverso l'uso di misure lagrangiane con boa derivante

 http://www.sp.ismar.cnr.it/index.html

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